Lampedusa 2050. Le migrazioni viste dal futuro
€ 3.00Persino in uno scenario a sbarchi zero, da qui al 2050 arriveranno regolarmente 15 milioni di immigrati africani in aereo. E altrettanti dal resto del mondo. Che ci piaccia o no, è troppo tardi: la frontiera è già aperta. Il processo storico è irreversibile. Tra un paio di generazioni avremo tutti un parente in Marocco, India o Nigeria. E nel frattempo i giganti dell’Asia, e in prospettiva quelli del Golfo Arabo e dell’Africa, una volta saliti sul tetto del mondo avranno rinegoziato gli accordi sui visti con l’Occidente per ottenere la libertà di movimento per i propri cittadini. In attesa della conferenza internazionale che inevitabilmente, prima o poi, ristabilirà l’uguaglianza dei passaporti, cosa dovrebbe fare l’Europa?
Gabriele Del Grande, esperto di migrazioni propone una riflessione fra storia, antropologia e demografia sulla libertà di movimento.
Gabriele Del Grande , scrittore, giornalista e regista, racconta le migrazioni dal 2006, quando fondò il blog Fortress Europe , primo osservatorio europeo sui naufragi dei migranti nel Mediterraneo. Da allora ha viaggiato come giornalista freelance in una trentina di Paesi tra le due sponde del Mediterraneo, il nord Europa e il Sahel. è autore dei libri Mamadou va a morire (2007), Roma senza fissa dimora (2009) e Il mare di mezzo (2010) pubblicati da Infinito edizioni; Dawla (2018) e Il secolo mobile (2023) pubblicati da Mondadori. I suoi libri sono tradotti in spagnolo, tedesco, greco e arabo. Nel 2014 ha ideato e codiretto il film, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, Io sto con la sposa , la vera storia di un finto corteo matrimoniale progettato da un gruppo di italiani e siriani per far viaggiare di nascosto in Europa cinque amici in fuga dal conflitto. Dal 2024 gira l'Italia con il suo nuovo monologo multimediale Il secolo è mobile .
Gabriele Del Grande & i Dialoghi
Il programma sarà disponibile a breve...
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