Tutto scorre: non si abita due volte la stessa montagna
€ 3.00Le montagne sono al centro di un dibattito sull’abitare e sugli abitanti: pendolari, di passaggio, nuovi, rimasti, immigrati per forza o per scelta, corteggiati o acquisiti controvoglia. Se prima si parlava di spopolamento oggi si registrano i primi segni di una nuova tendenza, ma cosa cerca e, soprattutto, cosa trova oggi chi sale in montagna? Le terre alte dell’antropocene sono molto diverse da quelle abbandonate ottant’anni fa: sono più connesse, più infrastrutturate, più ricche ma anche più incolte e boscose, più cementate, frequentate e siccitose. Il paesaggio e chi lo abita – residenti umani e non umani – si sono trasformati profondamente, ma l’immaginario alpino continua a dominare proponendo immagini e retoriche vecchie e dannose. Cosa muove chi sale inseguendo stereotipi anacronistici e cosa lo aspetta in luoghi che somigliano sempre meno alle cartoline patinate che li ritraggono? Sono pronte le montagne a ospitare chi vorrà sfuggire al clima invivibile delle città, sono resilienti abbastanza da sopportare il carico turistico di chi già le frequenta ormai in ogni periodo del giorno e dell’anno, con ogni mezzo e senza alcuna consapevolezza del proprio impatto?
Irene Borgna, antropologa e scrittrice, dopo la laurea in Filosofia dell’ambiente presso l’Università degli Studi di Genova, si trasferisce in Valle Gesso per il dottorato in Antropologia alpina, dove adesso vive e collabora con il Parco naturale Alpi Marittime come Responsabile della Comunicazione del progetto europeo LIFE+WOLFALPS. È guida naturalistica qualificata e riconosciuta dall’Aiga e organizza escursioni e trekking come guida naturalistica nel Finalese e sulle Alpi Cuneesi. Ha vinto il premio Mario Rigoni Stern con Cieli neri. Come l’inquinamento luminoso ci sta rubando la notte (Ponte alle Grazie, 2021). Ha pubblicato i libri per ragazzi Sulle Alpi (Editoriale scienza, 2020) e Manuale per giovani stambecchi (Salani, 2022). Il suo libro più conosciuto è Il pastore di stambecchi. Storia di una vita fuori traccia (con L. Oreiller, Ponte alle Grazie, 2018). Ha scritto l’eBookMontagna femminile plurale (Zandegù, 2014) e il saggio filosofico Profondo verde (Mimesis edizioni, 2010). Quando non è seduta davanti a un monitor, ha il cielo sopra la testa.
Irene Borgna & i Dialoghi
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