Francesco Tullio Altan, più noto semplicemente come Altan, è un fumettista. In molte interviste ha affermato che è stato il caso a orientare le sue scelte di vita, che seguono percorsi vari e avventurosi. Dopo una serie di viaggi in Brasile, la sua attività è iniziata nella metà degli anni Settanta quando, scoperto da Marcelo Ravoni dell’Agenzia Quipos, comincia a pubblicare vignette sull’Espresso e Linus, fumetti lunghi (i cosiddetti “feuilleton”) su Linus e la Pimpa sul Corriere dei Piccoli. Ancora oggi continua a pubblicare vignette (su Repubblica e “il Venerdì” di Repubblica), considerate tra le più profonde e illuminanti della storia della satira, e storie della Pimpa che hanno incantato generazioni di bambini. Nel 1975 crea il primo personaggio per bambini, la cagnolina Pimpa e il personaggio cult della satira italiana, l’operaio metalmeccanico Cipputi. Negli anni Ottanta pubblica molti libri e romanzi a fumetti tra cui Trino, Colombo, Ada, Macao, Friz Melone, Franz, Cuori pazzi, Zorro Bolero. Per i più piccoli si ricordano I libri della Kika e Kamillo Kromo. A partire dal 1992 ha illustrato tutta la serie dei romanzi e racconti di Gianni Rodari. Nel 2019 gli viene dedicato dal regista Stefano Consiglio il documentario Mi chiamo Altan e faccio vignette, premiato al Torino film Festival 2019. Ha ricevuto molti premi: nel 1976 lo “Yellow Kid” di Lucca Comics come migliore disegnatore italiano; nel 1990 il “Premio Capri” per il giornalismo; nel 2001 il premio È giornalismo.
Attualmente è in corso presso Pistoia Musei la mostra Altan - Cipputi e la Pimpa. Il mondo com’è… e come dovrebbe essere.