Il museo come nuova forma di narrazione
€ 3.00Con la prossima inaugurazione del Louvre di Abu Dhabi, il “primo museo universale del XXI secolo nel mondo arabo”, il museo entra in una nuova era, quella dell’investimento e del decentramento fuori dall’Occidente. Si tratta di uno sforzo inedito di costruire un polo votato al turismo non soltanto per le opere esposte, ma anche in virtù del suo divenire esso stesso opera d’arte (in quanto realizzato da una “archistar”). Ma, se i musei si mettono “in mostra”, allo stesso tempo si espongono alla critica, in ragione della loro origine occidentale. Frutto, infatti, di uno sguardo e di una storia tipica del mondo occidentale e della tradizione coloniale, i musei pongono oggi inediti problemi rispetto al rapporto nuovo che si viene a instaurare tra la narrazione fatta dal museo stesso e le culture “esposte”. Traduzione Marina Astrologo.
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Jean-Loup Amselle, 1942, antropologo, è direttore di studi all’École des Hautes Études en Sciences Sociales (Ehess) di Parigi e direttore del dottorato in Antropologia Sociale e Etnologia; tra i suoi campi di ricerca: l’etnicità, l’identità, il meticciato, l’arte africana contemporanea, il multiculturalismo e il postcolonialismo. Caporedattore della rivista Cahiers d’études africaines e autore di numerose pubblicazioni e saggi in svariate lingue, tra cui in italiano: Logiche meticce. Antropologia dell'identità in Africa e altrove (Bollati Boringhieri, 1999); Connessioni. Antropologia dell'universalità delle culture (Bollati Borighieri, 2001); L’arte africana contemporanea (Bollati Boringhieri, 2007); L’invenzione dell’etnia (Meltemi, 2008); Il distacco dell’Occidente (Meltemi, 2009), Il museo in scena (Meltemi, 2017).
Jean-Loup Amselle & i Dialoghi
2017
2010
Il programma sarà disponibile a breve...
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