Meticciato, multiculturalismo, connessioni
€ 3.00Jean Loup Amselle negli anni passati ha elaborato la teoria, assolutamente innovativa, di un meticciato originario, ribaltando la concezione che all’origine ci fossero etnie separate, che a suo parere sono state costruite piuttosto da azioni classificatorie di studiosi o colonizzatori. Successivamente ha proposto un’ulteriore lettura della tematica identitaria, basata sulla metafora delle connessioni, intese nell’accezione informatica, che spiega come le comunità costruiscano le loro identità locali, connettendosi a significanti e valori globali, per poi ritornare al locale dopo una sorta di triangolazione. Da qui il paradosso che proprio la globalizzazione culturale dà vita e alimenta il nascere di un sempre maggior numero di localismi. Il dialogo con uno dei più autorevoli studiosi e antropologi europei della questione identitaria, anche alla luce di studi e analisi recenti.
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Jean-Loup Amselle, 1942, antropologo, è direttore di studi all’École des Hautes Études en Sciences Sociales (Ehess) di Parigi e direttore del dottorato in Antropologia Sociale e Etnologia; tra i suoi campi di ricerca: l’etnicità, l’identità, il meticciato, l’arte africana contemporanea, il multiculturalismo e il postcolonialismo. Caporedattore della rivista Cahiers d’études africaines e autore di numerose pubblicazioni e saggi in svariate lingue, tra cui in italiano: Logiche meticce. Antropologia dell'identità in Africa e altrove (Bollati Boringhieri, 1999); Connessioni. Antropologia dell'universalità delle culture (Bollati Borighieri, 2001); L’arte africana contemporanea (Bollati Boringhieri, 2007); L’invenzione dell’etnia (Meltemi, 2008); Il distacco dell’Occidente (Meltemi, 2009), Il museo in scena (Meltemi, 2017).
Jean-Loup Amselle & i Dialoghi
2017
2010
Il programma sarà disponibile a breve...
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