La cultura come riscatto?
€ 3.00Cosa significa “cultura”? Chi è a produrla, chi può goderne, chi la distrugge e chi ne è escluso?
Rifuggendo dalla retorica e dai proclami salvifici, è giusto chiedersi in quale misura la cultura riesca a intervenire nelle situazioni di degrado sociale (miseria, ignoranza, emarginazione, galera) creando una diversa consapevolezza e l’apertura di nuove possibilità per chi non ne ha avute o ha mancato quelle che gli si presentavano. Ad esempio, la scuola nel carcere: serve davvero? Cambia la vita e le prospettive dei detenuti che la frequentano? In che modo le sue stesse difficoltà e i modi per superarle possono servire a formare una classe di insegnanti pronta a raccogliere le sfide della scuola “normale”?
Albinati prova a ragionare sul senso di “fare lezione” in una situazione di emergenza: che è poi quella dell’intera scuola italiana.
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Edoardo Albinati è nato nel 1956 a Roma, dove da oltre vent’anni lavora come insegnante nel penitenziario di Rebibbia.
Ha scritto per il teatro di Giorgio Barberio Corsetti e per il cinema di Matteo Garrone e Marco Bellocchio.
Tra i suoi libri: Il polacco lavatore di vetri (Mondadori, 1998); Maggio selvaggio (Mondadori, 1999); Sintassi italiana (Guanda, 2002); Svenimenti (Einaudi, 2004, Premio Viareggio); Tuttalpiù muoio (con Filippo Timi, Fandango, 2006); Orti di guerra (Fandango, 2007); Vita e morte di un ingegnere (Mondadori, 2012); Ai confini della realtà (Mondadori, 2014); Oro colato. Otto lezioni sulla materia della scrittura (Fandango, 2014). Il suo ultimo libro è La scuola cattolica (Rizzoli, 2016, Premio Strega).
Edoardo Albinati & i Dialoghi
2017
Il programma sarà disponibile a breve...
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