Proiezione del film: Rocco e i suoi fratelli
€ 3.00Il film definitivo sull’immigrazione interna in Italia, ispirato al Ponte della Ghisolfa di Giovanni Testori, scritto dallo stesso Visconti con Suso Cecchi d’Amico e Vasco Pratolini. Dalla Lucania si trasferisce a Milano la vedova Rosaria con quattro dei suoi cinque figli. Al Nord vive già il quinto, Vincenzo, e l’arrivo dei parenti dal Sud rovina la sua festa di fidanzamento con la bella Ginetta. Un racconto travolgente, emozionante, di miseria e freddo, passioni e violenza, fatica di vivere e a inserirsi nella Milano del boom che ha bisogno di braccia, ma nessuna intenzione di dialogare con chi considera “straniero”. Ogni personaggio cerca la sua strada, la sua identità: chi la boxe, chi la catena di montaggio dell’Alfa Romeo, tutti uniti e simili all’origine, tutti divisi e diversi all’arrivo. Romanzo di formazione a più voci, Rocco e i suoi fratelli (1960) è una Polaroid perfetta del passato ma sorprendentemente attuale.
Introduce Paola Jacobbi
Paola Jacobbi è giornalista e critico cinematografico da oltre trent’anni per diverse testate, fra cui Epoca, Panorama, Gioia, Canale 5 e Ciak, Vanity Fair. Attualmente è Entertainment Editor a Glamour. Racconta con uno stile molto personale i protagonisti e le storie del cinema contemporaneo. Nel 2013 ha pubblicato il suo primo romanzo,Tu sai chi sono io (Bompiani).
Paola Jacobbi & i Dialoghi
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Luchino Visconti (1906-1976), regista cinematografico e teatrale, sceneggiatore, amatissimo in vita e oggetto di culto dopo la sua morte, è considerato una delle figure che più hanno influenzato il cinema mondiale. Dopo un inizio come aiuto di Jean Renoir, esordisce alla regia nel 1942 con Ossessione, al quale seguirà La terra trema, ritenuto un capolavoro del Neorealismo. Senso, presentato alla Mostra del cinema di Venezia del 1954 tra forti polemiche, segna il passaggio a uno stile che richiama il melodramma, come in Rocco e i suoi fratelli. Con Il Gattopardo, il suo film più conosciuto, Visconti ottiene un grande successo di pubblico e vince la Palma d’oro al festival di Cannes del 1963. Successivamente girerà la cosiddetta “trilogia tedesca”, che include La caduta degli dei (1969), Morte a Venezia (1971) e Ludwig (1973). Le sue ultime pellicole sono Gruppo di famiglia in un interno e L’innocente (1976), presentato postumo a Cannes.
Luchino Visconti & i Dialoghi
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