“Allungati la strada e tornatene a casa”. L'eterno ritorno tra mito e racconto
€ 3.00Vinicio Capossela ha inseguito il mito, ha inseguito il racconto omerico, ha inseguito le voci che vengono da dove la Storia cede all’eternità delle storie. Lo ha fatto con la sua musica e lo ha fatto con la scrittura narrativa. Non ha mai smesso di raccontare le distese immaginarie di un paese che sta fra le pianure assetate del west americano e le terre dell’osso appenninico. Sperimentatore di linguaggi, poeta della notte, dionisiaco evocatore di riti ancestrali, narratore orale prestato alla scrittura, ora in un dialogo antropologico con Marco Aime ci invita a seguirlo nella terra dei padri, in un mondo antico che si è perso tra le pieghe della modernità. Come ogni buon antropologo, anche Vinicio, ha percorso la strada più lunga per tornare a casa.
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Vinicio Capossela, cantautore fantasmagorico, poeta, scrittore, ma anche illusionista e uomo-spettacolo, ha debuttato nel 1990 con il disco All’una e trentacinque circa sotto l’egida di Renzo Fantini (Targa Tenco Opera Prima, premio che riceverà altre tre volte). Dopo i primi dischi “pre-biografici”, rivolge la sua attenzione a temi più universali, spesso ispirati alla grande letteratura, da Melville a Céline, Dante e Omero. Lavori come Ovunque Proteggi, Da Solo e Marinai, Profeti e Balene vengono messi in scena come opere totali. Ha scritto: Tefteri. Il libro dei conti in sospeso (2013, il Saggiatore); Non si muore tutte le mattine (2004), In clandestinità. Mr Pall incontra Mr Mall (con C. Vincenzo, 2009) e Il Paese dei Coppoloni (2015) per Feltrinelli.
Vinicio Capossela & i Dialoghi
2015
2013
Il programma sarà disponibile a breve...
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Marco Aime, antropologo, scrittore, fotografo. Docente di Antropologia culturale all’Università di Genova. Ha condotto ricerche sulle Alpi e in Africa Occidentale (Benin, Burkina Faso, Mali). Ha a lungo viaggiato, spesso fotografando i luoghi visitati e le persone che ha incontrato. Ha pubblicato favole per ragazzi, testi di narrativa e saggi, tra cui: Le radici nella sabbia (EDT, 1999); Il primo libro di antropologia (2008), L’altro e l’altrove (con D. Papotti, 2012), Il soffio degli antenati (2017) per Einaudi; Verdi tribù del Nord (Laterza, 2012); Gli specchi di Gulliver (2006), Timbuctu (2008), Il diverso come icona del male (con E. Severino, 2009), Gli uccelli della solitudine (2010), Cultura (2013), L’isola del non arrivo (2018), Il grande gioco del Sahel (con A. De Georgio, 2021) per Bollati Boringhieri; La macchia della razza (2013), Etnografia del quotidiano (2014), Conversazioni in alto mare (con R. Gatti, 2021), Il patto delle colline (2024) per elèuthera; Tra i castagni dell’Appennino (2014), Senza sponda (2015), Il mondo che avrete (con A. Favole, F. Remotti, 2020) per UTET; Comunità (il Mulino, 2019); Classificare, separare, escludere. Razzismi e identità (Einaudi, 2020); Confini. Realtà e invenzioni (con D. Papotti, 2023) per EGA. Per Add editore ha curato Atlante delle frontiere (2018) e pubblicato Pensare altrimenti. Antropologia in 10 parole (2020). Tra le ultime pubblicazioni La carovana del sultano (Einaudi, 2023), Di pietre, di sabbia, di erba, di carta (2024, per Bollati Boringhieri).