Giocare in borsa: azzardo e stregoneria a Wall Street
€ 3.00Perché si dice giocare in borsa? Una riflessione, forse un po’ ironica, ma non troppo, sulle sorprendenti analogie che ricorrono tra il mondo della finanza, che ormai pervade il nostro modello economico e condiziona il nostro immaginario, il gioco e le credenze di stregoneria di popolazioni che spesso reputiamo (a torto) primitive. In tutti i casi ci si trova a confrontarsi con forze non controllabili dall’individuo coinvolto, spesso si pensa di ottenere grandi vantaggi utilizzando strumenti che sono al di fuori di quelli quotidianamente usati e del nostro controllo. Ma cosa spinge ad azioni spesso così irrazionali? Occorre credere ciecamente tanto in Wall Street e nel Nazdaq quanto allo stregone per frequentarli. Per non parlare delle analogie fra “giocare in borsa” e il gioco d’azzardo, purtroppo sempre più diffuso nella società contemporanea: il brivido del rischio, il colpo fortunato che può cambiare la nostra vita, sono spesso il motore di scelte incontrollabili e imponderabili.
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Marco Aime, antropologo, scrittore, fotografo. Docente di Antropologia culturale all’Università di Genova. Ha condotto ricerche sulle Alpi e in Africa Occidentale (Benin, Burkina Faso, Mali). Ha a lungo viaggiato, spesso fotografando i luoghi visitati e le persone che ha incontrato. Ha pubblicato favole per ragazzi, testi di narrativa e saggi, tra cui: Le radici nella sabbia (EDT, 1999); Il primo libro di antropologia (2008), L’altro e l’altrove (con D. Papotti, 2012), Il soffio degli antenati (2017) per Einaudi; Verdi tribù del Nord (Laterza, 2012); Gli specchi di Gulliver (2006), Timbuctu (2008), Il diverso come icona del male (con E. Severino, 2009), Gli uccelli della solitudine (2010), Cultura (2013), L’isola del non arrivo (2018), Il grande gioco del Sahel (con A. De Georgio, 2021) per Bollati Boringhieri; La macchia della razza (2013), Etnografia del quotidiano (2014), Conversazioni in alto mare (con R. Gatti, 2021), Il patto delle colline (2024) per elèuthera; Tra i castagni dell’Appennino (2014), Senza sponda (2015), Il mondo che avrete (con A. Favole, F. Remotti, 2020) per UTET; Comunità (il Mulino, 2019); Classificare, separare, escludere. Razzismi e identità (Einaudi, 2020); Confini. Realtà e invenzioni (con D. Papotti, 2023) per EGA. Per Add editore ha curato Atlante delle frontiere (2018) e pubblicato Pensare altrimenti. Antropologia in 10 parole (2020). Tra le ultime pubblicazioni La carovana del sultano (Einaudi, 2023), Di pietre, di sabbia, di erba, di carta (2024, per Bollati Boringhieri).